
CARNEVALE DI MAMOIADA
Una delle manifestazioni tradizionali più antiche della Sardegna.
Il Carnevale di Mamoiada è uno degli appuntamenti tradizionali di questo piccolo paese in provincia di Nuoro, che conta circa 2500 abitanti ed è situato nella Barbagia, siamo nel cuore della Sardegna più autentica. Negli anni sono state avanzate diverse ipotesi circa la sua origine: una di queste sostiene che il rito risalga addirittura all'età dei nuraghi e sarebbe il frutto della volontà di proteggersi dagli spiriti del male, di venerare gli animali e di propiziare una buona annata per il raccolto.
Le figure tipiche del Carnevale di Mamoiada sono due: i Mamuthones e gli Issohadores. I veri protagonisti del Carnevale sono però i Mamuthones, personificati da uomini con il volto rivestito da una maschera nera, abbigliati con pellicce scure a cui sono attaccati, sulla schiena, dei campanacci. Compaiono ogni anno per le strade del paese sin dal 17 gennaio, quando si celebra la festa di Sant'Antonio.
Gli Issohadores sono vestiti con una maschera bianca e un corpetto rosso, ai quali si aggiunge un piccolo scialle, pantaloni bianchi e un copricapo. Hanno il compito di scortare i Mamuthones e catturare, con l'ausilio di funi leggere, le ragazze, come auspicio per la fertilità.
Per quanto riguarda i riti in senso stretto, uno dei più sentiti è quello della vestizione dei Mamuthones, che vengono abbigliati con pelli ovine e una maschera nera di pero selvatico, un momento di intensa solennità e concentrazione, pertanto fotografarli e' stato molto difficile poiché non e' consentito l'accesso nei luoghi della vestizione.
I campanacci che portano sulla schiena, pesano fino a 30 kg.
La processione del Carnevale segue un rituale ben preciso, con file parallele di Mamuthones che muovono lentamente i campanacci con colpi di spalla mentre un Issohadore gli dà gli ordini. Danzano con movimenti coordinati degli uni e degli altri diventano sempre più suggestivi mano a mano che il corteo avanza, eseguendo passi, saltelli e colpi così precisi e pesanti al tempo stesso, da trasformarsi in uno spettacolo ipnotico.
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“Penso che il contenuto emozionale di un'immagine
sia più importante della tecnica fotografica.
Molti lavori che vedo di questi tempi mancano di impatto emozionale
che suscitino una reazione in chi li guarda, tanto da imprimerli nel loro cuore.”
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