
CARNEVALE DI OTTANA
La cultura contadina è alla base del Carnevale di Ottana.
Le figure principali del carnevale di Ottana sono "sos Boes" (i buoi) che indossano maschere di legno con lunghe corna e "sos Merdules" (i contadini) che tentano di tenere a bada i Boes. Questi però si ribellano al contadino, tentano di fuggire e creano scompiglio. I "sos Merdules" con corde e bastoni cercano di farli calmare e ricondurli all'ordine, così facendo allontanano il maligno. E poi "sa Filonzana", figura femminile allo stesso tempo terribile e assai affascinante, che ci ricorda molto da vicino le Parche della tradizione romana o le tre Moire di quella greca: si tratta una vecchia vestita di nero, intenta a filare la lana che predice il futuro.
Qui le tradizioni si sono sempre mantenute vive per via dell'isolamento in cui il paese ha vissuto per lungo tempo. Le rappresentazioni di vita contadina si mischiano con antichi riti in onore di Dioniso che ogni anno rinasce a primavera risvegliando la terra e la vegetazione. Ci sono anche richiami al culto del bove. Durante il periodo neolitico il toro era simbolo di forza e vitalità per molte culture mediterranee, tra cui quella sarda.
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“Penso che il contenuto emozionale di un'immagine
sia più importante della tecnica fotografica.
Molti lavori che vedo di questi tempi mancano di impatto emozionale
che suscitino una reazione in chi li guarda, tanto da imprimerli nel loro cuore.”
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